Osservazione 1. Con l'aggiunta di a (=1), a destra dello 0 e successori, è indefinitamente possibile continuare nella progressione della serie monotona.
Sulla base di
0, a, b, c, n, +, .., ..., ( , ),
da cui
(0+),
(0+a+),
((a+a+)=b+),
((b+a+)=c+), ..,
(n+),
(n+a+), ...,
la serie diviene, però, ripetitiva. Il numero si banalizza. Esso aumenta per semplice ripetizione di (a+), e non c'è spiegamento della serie che sia indipendente dalla comparsa del segno '+' a destra della cifra:
Dalla progressione seriale risulta l'automaticità dell'aggiunta.
Il logicismo (Peano, Russell, Whitehead) spiega la derivabilità della
serie solo per iterazione. I formalisti (Hilbert, Bernays, Weyl,
Kleene), senza più escludere lo zero dalla serie dei numeri naturali
(che scrivono N, omettendo di distinguere fra N0 e
N1), si limitano a raffinare il procedimento derivativo.
Dopo 0, essi scrivono ancora 0, con l'aggiunta dell'apice ', ossia 0',
per indicare l'inerenza (o appartenenza) a zero dell'aumento attribuiti
allo 0. Proprio allo 0, primo numero naturale, quindi non più
estromesso dalla serie dei numeri naturali (nè inclusi in
N0 come numero iniziale della serie dei numeri
zero-inclusivi), appartiene, allora, l'incrementabilità di se stesso.
Ora quel cambiamento di prospettiva concorre alla rifondazione di una teoria generale dei numeri, e, specificatamente, dei numeri relativi.
((0)'), (((0)')'), (((((0)')'..)'..)),
dove l'apice ('..) indica un suo aumento intrafinito, 0, uguale a se stesso (0=0), richiama , che è lo stesso 0 in quanto estensibile nella direzione del positivo (=0, come base dell'estensibilità in positivo di 0).
Teorema 1. Diremo (0=0) e (0=), se (=) e (=0).
Con 0, , 0,
,
,
, =, , ( , )
(0=0),
((0=0)(0=))
((=)(=0))
(=)(=0),
(per ogni 0 e , quando (0=0) e (0=), se
(0=0) e (0=) implicano (=) e (=0),
allora (=) e (=0)).
Definizione 1. Si dirà che 0, con (0=0), esprime il numero k come , ossia come il numero idem-inclusivo di 0, per cui 0' va solamente verso il valore assoluto del successore di 0, senza che quest'ultimo sia estensibile positivamente o negativamente per mezzo di '.., mentre (0=) corrisponde al numero derivato -inclusivo , ossia al numero naturale 0 uguale a , e va verso la propria estensibilità in positivo.
Teorema 2.
indica il numero naturale derivato 0, però con (0=) e quindi con il passaggio all'incrementabilità di 0.
Infatti, con
k, 0, , 0, , ',
, (, ),
si può scrivere
e per il postulato 17 della teoria del numero (Kleene 1952, 82),
,
derivazione di (aa) (a'a'), dalla
che si legge: (ab) implica (a'b'), quando a e b siano aumentati per l'aggiunta di apici (').
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