Non è il caso delle bolle di sapone, ma questo
è dovuto al fatto che una bolla racchiude un volume
di aria isolato dall'esterno che determina una differenza di
pressione tra l'interno e l'esterno della bolla. Se immaginiamo
di introdurre una cannuccia, la bolla si sgonfierebbe...
Ecco un esempio del problema di Plateau
E qui ce ne sono molti altri costruiti da Emanuele Paolini (Univ. di Firenze)
Questo problema è stato inquadrato nell'ambito delle funzioni
a variazione limitata dall'insigne matematico italiano
Ennio de Giorgi.
È possibile utilizzare il calcolo delle variazioni (equazione di Eulero-Lagrange, in una forma un po' diversa) per scoprire che una superficie minima ha sempre in ogni suo punto curvatura media nulla.
Tale curvatura assume valori diversi a seconda della direzione v, ed avrà un valore massimo kmax e minimo kmin.
Nel caso di una superficie piana entrambi questi valori sono nulli, nel caso di una sfera sono uguali tra loro e dipendono dal raggio della sfera, per superfici generiche invece questi differiscono e possono anche avere segno diverso.
La curvatura media è la media aritmetica di questi due valori: (kmax + kmin)/2.
Dire quindi che una superficie ha curvatura media nulla equivale a dire che la curvatura massima è l'opposto della curvatura minima, in particolare la superficie si incurverà verso l'interno in certe direzioni e verso l'esterno in altre direzioni (come una sella).
Questa conoscenza non è purtroppo sufficiente per riuscire a fornire l'equazione esplicita di superfici minime se non in pochi casi particolari, ma permette comunque di derivare numerose proprietà interessanti. Una di esse si riferisce alla regolarità di una superficie minima; è stato per primo De Giorgi ad accorgersi che non è sempre vero che una superficie minima (sotto opportune condizioni) è regolare: ci può essere infatti una singolarità (un punto in cui la superficie non è bella liscia) se si tratta di una superficie in uno spazio di dimensione 8 (cono di Simons)!